Quello che mi nutre
Una pappa di avena, spezie, una terrina di terracotta. Come imparare a nutrire il corpo non per obbligo ma per amore consapevole verso se stessa.
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Una pappa di avena, spezie, una terrina di terracotta. Come imparare a nutrire il corpo non per obbligo ma per amore consapevole verso se stessa.
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È una mattina particolarmente tranquilla e laboriosa. Abbiamo fatto colazione tutti insieme: Luca appena rientrato dalla palestra e Pietro che si è appena svegliato. Ora, con Nino che porziona le frattaglie per metterle in congelatore, li vedo sul mobile i tre barattoli vuoti appoggiati lì ieri, come un post-it a ricordo della necessità di essere
Tre barattoli vuoti Leggi l'articolo »
Ho sempre creduto che il funerale fosse un processo di elaborazione del lutto da eseguirsi in forma privata, in un momento imprevedibile. Quello pubblico rivela molto di ciò che resta del defunto: può rimanere la sua solitudine, oppure la sua gloria e la sua fama, oppure semplicemente nessuno—per via di circostanze che a volte possono
Il funerale privato dell’anima Leggi l'articolo »
Una stanza rettangolare è inondata dalla luce del sole al mattino. Una lunga parete laterale è arredata con una console ampia e file di mensole che compongono una libreria. Davanti alla grande vetrata a tutta altezza, la poltrona per la lettura e un tavolino da caffè. Per terra, sul tappeto, libri incolonnati a formare un
La casa nuova Leggi l'articolo »