La sala d’attesa
Tra lacrime e riconoscimento, una sconosciuta e sua figlia mi insegnano cos’è amare male e come imparare ad amare bene. Una storia sulla cecità della maternità.
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Tra lacrime e riconoscimento, una sconosciuta e sua figlia mi insegnano cos’è amare male e come imparare ad amare bene. Una storia sulla cecità della maternità.
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Mio padre è morto il giorno in cui ha rinunciato a se stesso, il giorno in cui ha smesso di ascoltare la sua rabbia, quando ha soffocato i suoi sentimenti, quando è diventato sordo. Il giorno in cui non c’era nulla che valesse la pena di vivere, il giorno in cui non ha dato valore
Vivo o Morto Leggi l'articolo »
Sei! Poco femminile.Malata (leggi: pazza).Ingenua, stupida.Sguaiata, volgare.Una brutta persona (me lo hanno detto 22 volte in un anno. Le ho contate).Ingrassata.Sciatta. Disordinata.Strana. Brutta.Solo un po’ carina (mentre mio marito è proprio bello – così mi ha detto una coetanea). Hai! Le tette troppo grandi (senza sapere che una volta lo erano molto di più).Brutte ginocchia.Mani
Sono quel che sono Leggi l'articolo »
Sebbene solo all’apparenza l’evento più importante di questa domenica sia stato il raggiungimento della maggiore età del mio primogenito, con i relativi festeggiamenti a base di parenti, torte e spumante, quello che ha reso magico il momento e quelli dei giorni successivi è stato il palloncino gonfiato ad elio che ha accompagnato il regalo e
Il Palloncino dei diciotto anni Leggi l'articolo »